Il pavimento pelvico è un complesso sistema di muscoli e legamenti, che possiamo immaginare, per semplicità, come un’amaca che parte dall’osso pubico e si aggancia al coccige, su cui poggiano gli organi interni.
Questo insieme di muscoli stabilizza il bacino e partecipa ai meccanismi di mantenimento della posizione eretta, nonché di tutta la postura.
Inoltre, l’area è legata al primo dei sette Chakra (Muladhara Chakra), il cui significato è “radice”, che è il primo di tutti i Chakra ed è legato alle emozioni.
Il pavimento pelvico, come tutti i muscoli, va allenato al rilascio e alla contrazione. La debolezza del pavimento pelvico può causare problemi come incontinenza urinaria, emorroidi o prolasso uterino, dovuto alla ipotoncità delle fibre muscolari degli sfinteri e dei vasi sanguigni; d’altro canto, neanche un pavimento pelvico troppo rigido (ipertonico) è da considerarsi sano e può dare. Problematiche come queste possono essere prevenute con specifici esercizi di yoga.
Nel pavimento pelvico possiamo individuare più strati:
Lo strato superficiale che ha una forma di 8 ed è composto da un muscolo – detto bulbocavernoso – che avvolge uretra e vagina anteriormente e forma lo sfintere anale posteriormente.
Lo strato intermedio che ha una forma triangolare e viene anche chiamato diaframma urogenitale: è composto dal muscolo trasverso del perineo. Lo sfintere dell’uretra, infatti, si compone di fasce muscolari che derivano dal muscolo trasverso profondo e formano un anello intorno all’uretra.
Lo strato profondo che viene chiamato anche diaframma pelvico.
Preservare le funzionalità di bacino e pavimento pelvico è importante sia per gli uomini sia per le donne: vediamo insieme le principali funzionalità che ricoprono.
Statica pelvica
- Sostiene e sospende vagina, vescica, utero e retto, che si appoggiano su questa “amaca” (la parte muscolare) e sono sostenuti da tiranti (le fasce ed i legamenti).
- Ammortizza e contiene le variazioni di pressione addominali, dalle più leggere, come la respirazione o la risata, alle più intense, come la tosse, il vomito o lo starnuto.
Continenza e circolazione locale
- Contribuisce alla funzione sfinteriale formando gli sfinteri volontari vescicali e anali, regolandone l’attività volontaria. Mantenere un pavimento pelvico elastico e tonico riduce il rischio di incontinenza che può manifestarsi in tarda età o dopo una gravidanza, se non si presta attenzione ad un corretto programma di riabilitazione.
- Le contrazioni dei muscoli perineali stimolano la circolazione e prevengono la congestione pelvica, emorroidi, stipsi. Durante le mie pratiche dedico sempre un momento ad attivazione e rilascio consapevole.
Collaborazione attiva nel parto
- Collabora attivamente nel parto sia attraverso la possibilità di allungamento e distensione, sia contrubuendo alla rotazione del feto nel corso della sua discesa lungo il canale del parto.
Pavimento pelvico e bacino, oltre ad essere, come abbiamo visto, le principali strutture portanti degli organi addominali, sono anche una delle parti anatomiche più importanti in gravidanza. Il bacino ha la forma di un imbuto con un canale di uscita curvo. La natura ha progettato il bacino in modo che le sue articolazioni possano aumentare la loro mobilità in gravidanza, per l’effetto emolliente di alcuni ormoni sui legamenti (es. la relaxina), creando così una maggiore dilatazione e più spazio per il feto nel momento del travaglio e del parto. Gli esercizi che trovi nel pacchetto “Maternità” sul mio sito aumentano la flessibilità del cingolo pelvico, preparando la donna al parto ed aiutandola nel ripristino in tutto il periodo post partum.
Fase motoria dell’orgasmo
- Partecipa al piacere sessuale. E’ coinvolto nella funzione sessuale femminile rivestendo un ruolo importante e preciso nella fase motoria dell’orgasmo attraverso l’attivazione riflessa di contrazioni ritmiche ripetute.
- È coinvolto nella funzione sessuale maschile partecipando al meccanismo dell’erezione e dell’eiaculazione attraverso l’attività contrattile.
Segni di disfunzione: vediamo i più comuni
- Sensazione di peso o instabilità nella zona perineale
- Perdita di liquidi dopo immersione in acqua
- Dolore in vagina durante i rapporti
- Difficoltà ad interrompere il getto urinario e/o perdita di urina sotto sforzo (tosse, starnuto, corsa)
- Perdita di aria dalla vagina dopo esercizio fisico (ad esempio dopo alcune posizione yoga)
- Difficoltà nel trattenere un assorbente interno
- Difficoltà nel trattenere gas o feci
- Emorroidi
Se hai uno o più dei sintomi riportati qui sopra, potresti avere una disfunzione del pavimento pelvico: per avere una diagnosi ed un adeguato piano di trattamento, ti consiglio di rivolgerti ad uno specialista del pavimento pelvico. L’ostetrica e il ginecologo possono favorire una diagnosi precoce anche in collaborazione con l’urologo e il fisioterapista.
Spesso una disfunzione del pavimento pelvico comporta problemi piccoli e scarsamente evidenti fino al momento di una gravidanza, del post partum o della menopausa, e, perciò, spesso vengono ignorati. Sarebbe, invece, importante cogliere i primi segnali che il corpo ci manda, poiché prima si inizia un lavoro di recupero, più facile e sicuro è il risultato: una donna con una buona padronanza del proprio pavimento pelvico prima del parto, avrà molti meno problemi dopo.
Vediamo alcuni esercizi di yoga che puoi fare per giocare di prevenzione
L’attivazione del pavimento pelvico con lo Yoga è legato ad asana specifiche, te ne suggerisco una che puoi svolgere ogni giorno, per almeno 5 minuti, in modo da mantenere vigile il distretto muscolare, allenandolo.
MALASANA (posizione della ghirlanda) attivando MULA BANDHA (la chiusura della radice). Rimani nella posizione 30/60 secondi e ripeti per 5 volte.
Trovi molte pratiche nel pacchetto “Maternità” e qualcuna anche nel pacchetto “Yoga”, se desideri approfondire questi esercizi.
Questi suggerimenti non vogliono sostituirsi a quelli di un medico: consultare un ginecologo o un urologo è sempre la prima cosa da fare. Le pratiche che trovi sul sito possono essere, sicuramente, un ottimo coadiuvante ad una terapia medica.
Ti ricordo che per approfondimenti sul legame pavimento pelvico e bacino, trovi informazioni più dettagliate nel “Manuale di accompagnamento alla maternità” che ho redatto per le mamme in dolce attesa e per le puerpere.
Fammi sapere nei commenti se questo post ti è stato utile.
Ti mando un abbraccio
Namastè
Livia