Lo yoga ci dona la capacità di fluire nel ritmo degli eventi.
Ogni giorno combattiamo per affermarci in ogni ambito della vita: farlo in modo consapevole e fluido è una scelta vincente.
Quando iniziamo a praticare una disciplina corporea – che supera il corpo e, nello stesso tempo, lo comprende, come lo yoga – si comincia a raffinare il rapporto con il nostro sentire interiore.
Si comincia, cioè, a sentirne e comprenderne meglio la voce, le necessità, i limiti, le paure, si ha maggiore consapevolezza di ciò che ci fa bene e ciò che ci fa stare male, e si inizia a capire anche che ciò può variare nel tempo a seconda delle stagioni, del ciclo ormonale, della fase della giornata, del periodo di vita, dello stato emotivo e psichico e di molto altro.
La postura, la respirazione, il nostro modo di camminare e di muoverci, la nostra gestualità e la nostra velocità nel compiere le azioni e usare gli oggetti: tutto diventa “più sentito” e niente sarà più slegato da noi e dal nostro corpo.
Si presta, poi, maggiore attenzione a segnali e sintomi che il corpo ci manda e ci si rende conto di come queste siano spie utili per la prevenzione di alcune patologie, per esempio, per renderci conto che in quel posto, in quel lavoro, in quella relazione non stiamo più bene o che dobbiamo cambiare qualocosa per assicurarci un generale mantenimento dello stato di benessere psico-fisico.
Nel caso specifico delle donne, lavorando sul “lasciare andare”, sul pavimento pelvico, sul rafforzamento del sistema immunitario e articolare, si entra più profondamente in contatto con il ciclo mestruale e con la sessualità, riuscendo, così, anche ad instaurare un rapporto più consapevole con il corpo e con i suoi mutamenti. Acquisire consapevolezza significa essere in grado di comprendere meglio la natura dei problemi che la vita ci mette di fronte, significa diventare più responsabili dei propri gesti e dei propri pensieri, significa farsi delle domande, osservare i nostri comportamenti, ed avere voglia di riportare equilibrio dove ci accorgiamo che ne manca.
Non siamo solo corpo e muscoli
Come ci insegnano le tradizioni orientali, siamo composti da più corpi: un corpo fisico – fatto di muscoli, ossa, legamenti – un corpo emotivo (quello dell’anima)- , fatto di energia vitale chiamata Prana – e un corpo psichico/mentale.
Il Prana scorre in tutto il corpo attraverso dei canali energetici chiamati Nadi, che per struttura e diramazione possono essere, per semplicità, associati al sistema nervoso.
Quando le Nadi si incontrano formano un centro energetico, ossia un Chakra.
I Chakra principali sono 7 e sono situati lungo la colonna vertebrale: ad ognuno di essi è associato un ruolo ben preciso che proverò a riassumervi.
- 1° Chakra – Sicurezza e radicamento
- 2° Chakra – Piacere e sessualità
- 3° Chakra – Affermazione personale
- 4° Chakra – Amore
- 5° Chakra – Comunicazione
- 6° Chakra – Immaginazione
- 7° Chakra – Illuminazione
Quando pratichiamo yoga stimoliamo questi centri energetici, che agiscono a livello mentale, risvegliando in noi emozioni e stati di consapevolezza collegati alle caratteristiche del centro energetico in cui si manifestano. E’ per questo motivo che di tanto in tanto capita di scoppiare a piangere dopo una lezione di yoga o di sbadigliare o di sentirci improvvisamente leggeri: sono un rilasci emozionali che stanno a significare che qualcosa dentro di noi si è mosso.
Tutte le tecniche che fanno parte dello yoga (asana, mudra, pranayama, etc.) lavorano quindi anche a livello energetico, con lo scopo di riportare equilibrio ed armonia in ogni “sfera della nostra esistenza”. E’ come se la pratica dello yoga andasse a stimolare dei tasti nascosti, risvegliando in noi la consapevolezza delle nostre emozioni, delle nostre reali volotà, rivelandoci per quello che siamo realmente… che è poi la via primaria per dare vita ad un cambiamento, se lo stiamo cercando.
Lo yoga si limita semplicemente a mostrarci la strada.
Ogni cambiamento, quando arriva, lo fa al momento giusto, quando saremo realmente pronti, in quanto saremo noi ad aver deciso di far entrare quel cambiamento nella nostra vita, ad aver stabilito delle nuove priorità, ad aver capito che è giunta l’ora di trasformare una cattiva abitudine in una sana routine.
E ora dirò qualcosa di un po’ scomodo ma reale: affinchè tutto ciò succeda non è sufficiente fare un “po’ di yoga di tanto in tanto”. Se vogliamo che i benefici dello yoga non siano solo fisici, ma mirati a risvegliare stati di consapevolezza superiori utili ad alla nostra evoluzione, allora sarà necessario fare yoga con costanza e con qualità.
Il momento giusto è ora: oggi scegli di ricominciare da te perché ne varrà sempre la pena.
Ti aspetto sul tappetino,
Namastè
Livia